Biodiversità, un futuro per i boschi verticali
M&P Studio è molto attenta al fattore ambientale. Nella maggior parte dei progetti realizzati si impegna costantemente ad inserire ambiti verdi in contesti urbani, possiamo affermare che ormai è un must-have della nostra azienda.
Negli ultimi anni visto la poca disponibilità di spazi verdi orizzontali presenti sempre meno nelle nostre città, si è pensato di favorire lo sviluppo del verde in verticale, grazie all’ideazione di veri e propri palazzi “viventi” ricoperti interamente di vegetazione su balconi e terrazzi. La fonte ispiratrice, simbolo di questa tendenza, è sicuramente rappresentata da un’opera di incredibile rilevanza: Il Bosco Verticale, complesso di due torri residenziali progettato da Boeri Studio.
Il Bosco Verticale, dunque, rappresenta un’avanguardia nell’architettura della biodiversità, integrando l’armonia tra l’uomo e il mondo naturale. Situato nel cuore di Milano, nell’area di Porta Nuova, questo innovativo progetto comprende due torri, alte rispettivamente 80 e 112 metri, che insieme accolgono un vero e proprio ecosistema urbano: 800 alberi di diverse dimensioni, 15.000 piante perenni e 5.000 arbusti, ricreando l’equivalente di un bosco di 30.000 mq su una superficie urbana di soli 3.000 mq.
Questa concentrazione di verde mira a contenere l’espansione urbana, offrendo una soluzione ecologica e sostenibile.
Le torri del Bosco Verticale, con le loro facciate viventi, non solo mitigano l’impatto dei raggi solari ma contribuiscono anche a creare un microclima interno, regolando umidità, producendo ossigeno e filtrando CO2 e inquinanti. Queste caratteristiche hanno fruttato al progetto numerosi premi internazionali, riconoscendo il suo valore innovativo e sostenibile.
L’estetica del Bosco Verticale, con i suoi ampi balconi sporgenti che ospitano vasche per la vegetazione, riflette una simbiosi tra natura e architettura, dove gli alberi crescono liberi e le facciate, evocando la texture della corteccia, si fondono con l’ambiente circostante.
Questa integrazione di elementi naturali e costruiti genera una dinamica visuale unica, in cui le variazioni stagionali della vegetazione trasformano continuamente l’aspetto delle torri, rendendole un punto di riferimento vivente e mutevole nella skyline di Milano.
Il processo di realizzazione del Bosco Verticale ha incluso una fase di precoltivazione delle piante, avviata nel 2010, per adattarle alle condizioni specifiche della vita in quota.
Questo approccio pionieristico sottolinea l’attenzione alla sostenibilità e all’integrazione ecologica del progetto. Inoltre, la manutenzione del verde, affidata a squadre di “Flying Gardeners” che usano tecniche di alpinismo per curare le piante, insieme a sistemi di irrigazione avanzati e sostenibili, evidenzia l’impegno verso un equilibrio tra l’intervento umano e i cicli naturali.
Il Bosco Verticale, dunque, non è solo un’opera architettonica, ma un ecosistema in cui convivono uomini, piante e animali, rappresentando un modello di coabitazione urbana che supera la tradizionale visione antropocentrica per abbracciare una nuova concezione di biodiversità e sostenibilità urbana.
Crediamo fortemente che i boschi verticali siano davvero i protagonisti dell’architettura del futuro. Utili a contrastare lo smog, belli da vedere e ormai quasi indispensabili se vogliamo dare una mano al pianeta.
Credit
- Foto Credit: initalia
- Fonte 1: stefanoboeriarchitetti
- Fonte 2: living.corriere